PREMIO LUNA CRESCENTE 2025

PREMIO LUNA CRESCENTE 2025
CONCORSO COMPAGNIE UNDER 30
Tre compagnie under 30, selezionate dalla giuria di Ultima luna, presentano trailer di venti minuti dei loro lavori. Sarà il voto del pubblico a decretare la compagnia vincitrice che porterà lo spettacolo favorito in forma completa all’edizione 2026 del Festival.
A VOLO D’ANGELO
Binario Vivo – Teatro Nuovo di Pisa, testo e regia Federica Cottini, con Michelangelo Canzi
Crazy Bosnian guy è una guida turistica e ci accompagna per le strade della sua città, Mostar, nel sud della Bosnia Erzegovina. È un personaggio loquace, sopra le righe: il suo soprannome se l’è guadagnato sul campo.
Mentre il tour procede, veniamo risucchiati nel turbine dei ricordi. Crazy Bosnian guy negli anni Novanta era un ventenne: la guerra nei Balcani è viva nella sua memoria. Ci parla della ricchezza della Jugoslavia di Tito, del crollo della confederazione, dell’avvento di governi instabili, del sentimento ‘jugonostalgico’. E della situazione attuale, definita dagli stessi abitanti “una polveriera pronta ad esplodere”.
DISTINTI SALUTI
Teatro della Caduta, una creazione di Sara Baldassarre e Letizia Buchini, drammaturgia e interpretazione Sara Baldassarre, regia Letizia Buchini
Se puoi sognarlo, puoi farlo!
Da brava artista under 30, Sara ci crede davvero. E non ha paura di commissioni, e-mail, genitori ingombranti, self marketing e amici che ce l’hanno già fatta. Sta prendendo la rincorsa per il grande salto… Ma quand’è che finisce ‘sta rincorsa?
Lo spettacolo racconta l’involuzione dei sogni di un’intera generazione cresciuta con aspettative sociali altissime, respinta da un mercato del lavoro malato e in balía di una classe politica cieca.
FUTTI FUTTITINNI MA NON TI FARI FUTTIRI
Nutrimenti Terrestri, con Valerio Castriziani, Tommaso D’Ali, scritto da Tommaso D’Alia, Giovanna Malaponti, Valerio Castriziani, regia Tommaso D’Alia
“Futti futtitinni ma non ti fari futtiri” è un racconto sviscerato attraverso quadri, memorie familiari ed eventi storici narrati sulla scena da Tommaso D’Alia che intreccia un dialogo continuo tra parole e musica con Valerio Castriziani. I due abitano la scena spoglia, ci sono pochi elementi necessari al viaggio: un tavolo, una sedia, strumenti musicali.
C’è un filo rosso che unisce la strage di Capaci a Nonna Pia che in casa nascondeva i vestiti a suo marito, c’è una sottile linea che divide Tommaso Buscetta latitante in Sud America a nonno Tommaso latitante fuori casa perché la moglie non lo sopportava più.
Un racconto di un bambino e del suo cane, il racconto di un bambino e della sua fine, la mafia stragista degli anni ‘90 e una festa, fino ad arrivare ad oggi. Cosa ci resta di ciò che è stato e come ha cambiato le nostre vite?
Additional Details
- Compagnie under 30

