L’IMBARAZZO DELL’INFINITO

L’IMBARAZZO DELL’INFINITO

L’IMBARAZZO DELL’INFINITO

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Spettacolo per uno spettatore alla volta, durata 20 min
turni dalle ore 10 alle ore 20 –  prenotazione obbligatoria
> prenotazioni@teatroinvito.it

di e con Marco Pasquinucci
drammaturgia di Mariagiulia Colace

audio e suoni Diego Ribechini

Un essere umano di fronte a un altro essere umano, che umano non è. Un essere umano di fronte a un umanoide, una macchina, l’estrema evoluzione della leva di Archimede. Identici in tutto e per tutto. Con una sola piccola differenza. Anzi due: la macchina per piangere ha una riserva limitata di lacrime, la macchina non ha una fine.

Lo spettatore o la spettatrice sono invitati a partecipare a uno spettacolo immersivo, che stravolge ogni ordinarietà teatrale per diventare un viaggio verso la scoperta del proprio mondo interiore. Un viaggio in cui le emozioni e il racconto si fondono con lo spazio che ospita l’evento. La performance – ispirata al racconto ‘L’uomo bicentenario’ scritto dal padre della fantascienza Isaac Asimov – avviene in diretta ma si segue in cuffia, tramite il proprio smartphone. Lo spettatore è solo, la sua unica compagna è una voce che racconta, che guida, che si confonde con i pensieri. Appuntamento pensato per uno spettatore unico, da ripetersi più volte al giorno.

I LUOGHI PROTAGONISTI

Gli spazi vengono riletti in maniera inedita e restituiti alla percezione dei visitatori attraverso un’esperienza unica, extra-ordinaria. Il luogo diventa parte integrante della drammaturgia, con i suoi silenzi e rumori, con l’ambiente naturale e le forme architettoniche che lo compongono, le memorie che conserva e le visioni che evoca.

LA POTENZA DELLA SOLITUDINE

Il titolo scelto per lo spettacolo richiama uno stato emotivo: la sensazione di disorientamento e allo stesso tempo di estasi che ci troviamo a vivere quando il nostro essere limitato si trova davanti qualcosa la cui bellezza non può essere misurata. Lo smarrimento viene amplificato se ci troviamo a visitare – in solitudine – un luogo dove di solito accadono attività o riti collettivi. Immaginiamo di essere soli all’interno di una cattedrale, di un teatro, di un museo, o al centro di una grande piazza. Ogni spazio viene concepito per essere vissuto in un determinato modo, ma se la fruizione ordinaria salta, anche questo crea straniamento, una sorta di corto circuito emotivo che può far venire a galla stati d’animo profondi e inesplorati. Sono questi che Officine Papage vuole indagare.

Additional Details

- Officine Papage

Luogo di recupero - in loco

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Data e ora

31 Agosto 2025 alle ore 10:00
 

Categoria dell'evento

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