Il romantico guarito

Il romantico guarito – radiodramma

Radiodramma tratto dal romanzo di Antonio Ghislanzoni
“Un suicidio a fior d’acqua”
Racconto umoristico, a cura di Franco Minonzio
(Lecco, Polyhistor Edizioni, 2021)

Trasmesso da RCI Radio nei mesi marzo e aprile 2021

La casa editrice lecchese Polyhistor ripubblica (l’ultima edizione è del 1888) il romanzo umoristico di Antonio Ghislanzoni “Un suicidio a fior d’acqua”. L’autore è noto – più nel mondo che in patria, come spesso succede – per essere stato librettista d’opera, suo il libretto di Aida di Giuseppe Verdi, ma Ghislanzoni è stato anche un poeta e romanziere satirico; mazziniano, anticlericale, scapigliato: un vero figlio del suo tempo. E merita di essere meglio conosciuto e raccontato.
Teatro Invito inizia quindi dal romanzo citato un percorso intorno a questo personaggio curioso e affascinante: Luca Radaelli ha curato una riduzione del testo adattandolo per un radiodramma dal titolo “Il romantico guarito”. Ci muoveremo tra acute prese in giro degli atteggiamenti romantici dei giovani di metà ottocento, come l’esaltazione per il suicidio d’amore, mutuata da Jacopo Ortis del Foscolo, e il gustoso disegno di personaggi a volte ingenui, a volte arguti, una satira su donne e uomini della società piccolo borghese della Lecco di allora; nell’ambientazione sono riconoscibili luoghi come il Teatro della Società, – cuore della vita cittadina di allora – il Caffè Colonne, San Michele, Germagnedo…, ciò rende il contesto particolarmente godibile per i lecchesi di oggi.

Artisti

Adattamento testo Luca Radaelli
Voci: Matteo Binda, Nicola Bizzarri, Stefano Bresciani, Federica Cottini, Giorgio Galimberti, Beatrice Marzorati, Luca Radaelli, Davide Scaccianoce, Elena Scolari, Giusi Vassena, Graziano Venturuzzo, Monica Viganò, Gabriele Vollaro
Realizzazione tecnica Matteo Binda e Davide Scaccianoce
In collaborazione con RCI Radio

Storia

Ambientato nella Lecco di fine ‘800 tra Contrada larga – l’attuale via Cavour – e il Caldone, l’albergo Croce di Malta e il Teatro della Società, tra il Caleotto e Germagnedo, l’intreccio si dipana tra acute prese in giro degli atteggiamenti romantici dei giovani di metà ottocento, come l’esaltazione per il suicidio d’amore mutuata da Jacopo Ortis del Foscolo, e il gustoso disegno di personaggi a volte ingenui, a volte arguti: una satira su donne e uomini della società piccolo borghese della Lecco di allora.

Il radiodramma è una forma di “teatro in ascolto” che può entrare in intimità con lo spettatore.
Siamo convinti si possa creare una relazione con il pubblico facendo entrare la voce del teatro nelle case.

Chi ascolterà immaginerà carrozze, abiti in crinolina, il brusio dei palchetti e lo sciabordio del lago.

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