VALIS – I mondi di Philip Dick
VALIS – I mondi di Philip Dick
Dettagli aggiuntivi
- Teatro delle Selve
Pagina di dettaglio -
Luogo di recupero -
drammaturgia, testi, regia e interpretazione Franco Acquaviva
colonna sonora e interventi audio-video e luci Stefano Acquaviva
video e foto Carlo Maria Borionetti
grafica Francesca Habe
“Io di professione faccio lo scrittore di fantascienza. Mi occupo di fantasie. La mia vita è come una fantasia. Tuttavia, Gloria Kudson giace in una tomba di Modesto, California. C’è una foto della sua corona funebre nel mio album di fotografie. È una foto a colori, e i fiori sono molto belli. Sullo sfondo è parcheggiata una Volkswagen. Mi si vede mentre mi ci infilo. Non ce la faccio più”.
Questa è una delle tante soglie del magmatico “Valis”, il romanzo che con altri due titoli forma “La trilogia di Valis”; nella traduzione italiana, più di 700 pagine, che pare che Philip Dick abbia scritto in poche settimane.
Dell’autore ci affascina la capacità di immaginare non tanto e non solo mondi futuribili, ma livelli di realtà sempre più complessi e compresenti l’uno all’altro, di cui il livello che ci è dato vivere è solo un tratto passeggero e instabile.
Dick è un viaggiatore di dimensioni spaziotemporali simultanee, dove passato presente e futuro tendono a scomparire e a infiltrarsi l’uno nell’altro. Lo scrittore di Berkeley, nel marzo 1974, ebbe anche una serie di esperienze che si possono definire mistiche, esperienze che cercò di analizzare e comprendere nelle oltre 8000 pagine di “Esegesi”.
Lo spettacolo assume come punti di partenza il citato “Valis” e la biografia romanzata che gli ha dedicato Emmanuel Carrère “Io sono vivo, voi siete morti”.
Pianteremo un albero per ogni biglietto venduto:
la foresta crescerà insieme ai nostri spettatori!