SUCK MY IPERURANIO

SUCK MY IPERURANIO
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- Giovanni Onorato
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Luogo di recupero - Palestra comunale
di e con Giovanni Onorato (vincitore premio Luna Crescente 2022)
musiche di Adriano Mainolfi
produzione Teatro Studio Uno / Carrozzerie n.o.t.
Un aspirante comico in lacrime. Un pessimo inizio. Il sentimento dell’estasi e Maria se n’è andata. Non restano che le battute come antidoto all’autocommiserazione. E poi il pianto, la tragedia e lo schiaffo come antidoto alle battute. C’è una gioia antica negli occhi del comico invisibile a tutti tranne che a lui e forse a chi lo ha amato e forse è questo a rendergli impossibile lasciar andare.
Il desiderio è quello di prendere una pratica performativa efficace come la stand-up comedy e restituirla al suo luogo d’origine: il teatro. In questa scrittura originale per attore solo, ispirata dai racconti di Heinrich Böll, la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea: un comico chiuso nella sua stanza sta cercando di dimenticare il suo amore perduto e lo fa sforzandosi di provare i suoi sketch, che non lo fanno più ridere. Delle “Opinioni di un clown” non è rimasto niente, se non il soggetto e l’atmosfera che lo anima; potremmo dire che sia stato un pretesto più che un testo. Il linguaggio è andato spontaneamente verso quella che, in gergo, si definisce “stand-up poetry”.
I riferimenti sono tanti, in particolare i grandi della comicità americana: Jim Carrey, Bill Hicks, Andy Kaufman, ecc… L’ambientazione è spoglia, la musica quasi inesistente, il costume è un pigiama, solo le luci disegnano lo spazio. Lo spettacolo sfida l’attore a tenerlo in piedi.
Durata: 60′