RE LEAR È MORTO A MOSCA
RE LEAR È MORTO A MOSCA
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- César Brie / Isola del Teatro
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Luogo di recupero - SIRONE | CineTeatro Parrocchiale (via Papa Giovanni XXIII)
regia César Brie
con Altea Bonatesta, César Brie, Alessandro Treccani, Leonardo Ceccanti, Eugeniu Cornitel, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Tommaso Pioli, Annalesi Secco
consulenza storica Antonio Attisani
scenografia e costumi Matteo Corsi
maestra di danze e lavoro corporale Vera Dalla Pasqua
maestra di canto Anna Pia Capurso
musiche Pablo Brie e musiche tradizionali Yiddish
Vincitore Premio Theatrical Mass 2023
Uno dei più grandi teatri del Novecento, il Teatro Ebraico di Mosca (Goset), è quasi sconosciuto al mondo intero.
Il suo fondatore, il regista Aleksandr Granovskij, e Marc Chagall, il pittore e scenografo che gli ha dato un’impronta decisiva, si sono salvati rifugiandosi in Francia, mentre i due straordinari attori-autori protagonisti di tutte le creazioni del Goset dai primi anni venti sono stati assassinati: Solomon Michoels per ordine diretto di Stalin in un finto incidente stradale e Veniamin Zuskin dalla polizia politica che lo ha rapito nell’ospedale in cui era ricoverato, poi interrogato, torturato e processato segretamente, e dopo quattro anni, nell’agosto del 1952, fucilato.
Tutte le carte di Zuskin furono bruciate dalla polizia politica, mentre i materiali del teatro dovevano essere distrutti in un finto incendio, ma furono in parte salvati da qualcuno che per questo rischiò la vita, e in parte recuperati tra i resti dell’incendio.
La figlia di Michoels, Natalia, e la figlia di Zuskin, Ala, hanno scritto due libri avvincenti sulla vicenda dei loro padri, libri che sono la principale fonte di ispirazione del nostro lavoro.
Re Lear è morto a Mosca è uno spettacolo che ripercorre la loro carriera a partire dall’ipocrita funerale di Stato accordato a Michoels, dove Zuskin rievoca l’inizio della loro collaborazione, per finire in uno sconsolato incontro finale nei panni di Lear e del Fool, circondati da tutti gli attori del Goset.
Lo spettacolo ha il suo filo rosso nell’allestimento del Re Lear, uno dei pochi testi di Shakespeare allora permessi dal regime staliniano. Durante il montaggio di questo straordinario spettacolo i due, non di rado in disaccordo tra loro, affrontano tutti i temi che hanno costellato la vita del Goset, dai rapporti con il potere alla definizione di una nuova arte dell’attore, dall’ebraismo e la lingua yiddish all’assillante imperativo del “realismo socialista”, dai rapporti amorosi alla vita quotidiana delle famiglie, dal contrasto tra comunismo e fascismo al bisogno di creare spettacoli critici, divertenti e non censurabili.