LA SPARANOIA – Atto unico senza feriti gravi purtroppo
LA SPARANOIA – Atto unico senza feriti gravi purtroppo
Dettagli aggiuntivi
- Fettarappa/Guerrieri
Pagina di dettaglio -
Luogo di recupero -
con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri
contributo intellettuale di Christian Raimo
regia Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri
assistente alla regia Giulia Bartolini
produzione Sardegna Teatro/Agidi
“È un incendiario e ha sonno”
Giorgio Manganelli, Centuria
Non ci sono buone notizie. La Sinistra è defunta ed è meglio così.
I fumogeni sono banditi. Il Ministro alle Politiche Giovanili sogna di divorare gli studenti che manifestano. I giovani, addomesticati, non trovano più il piacere di delinquere: vivono a casa, perimetrati da un metro quadro e con l’ossessione dei lavaggi delicati.
Il compagno Niccolò si innamora di colonnelli e programma orgasmi in caserma.
A fargli da spalla, un Fidel Castro che vive a Miami e preferisce gli scaldabagni alla rivoluzione.
Niccolò coltiva la missione civile di far esplodere tutto: vorrebbe uscire di casa, mettere una bomba, organizzare un nucleo armato terrorista, portare l’attacco al culo dello Stato.
Organizza un comitato di agitazione permanente con la terza età.
Basta casa, basta riposini. Basta abuso delle tisane al finocchietto.
La Sparanoia è il grido perforante che muore in gola, è la voce di chi non ha voce, è il megafono del ruggito addomesticato, della rabbia scolarizzata che ha imparato a dare del lei.
La Sparanoia è il pianto dei serial killer narcolettici e dei bolscevichi da divano.
Felice repressione, a tutti. Dal profondo del cuore.
Pianteremo un albero per ogni biglietto venduto:
la foresta crescerà insieme ai nostri spettatori!