IL CANTO DEGLI UCCELLI

IL CANTO DEGLI UCCELLI
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- In itinere Musica Medievale
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Luogo di recupero - Eremo del Monte Barro
Roberto Chiari viella, ribeca, lira ad arco, citola, tamburo e percussioni, Chiara Mojana arpa medievale, flauto a becco, tamburo a corde, Elisabetta Tagliati soprano
Un viaggio musicale e poetico alla scoperta del “bestiario alato” medievale. Attraverso le letture e l’esecuzione di musiche dei secoli XII e XIII scopriremo come l’usignolo, il cuculo, l’allodola, la colomba e altre creature alate siano state una fonte d’ispirazione per i “cantautori” dell’Europa tardo-medievale.
Il loro canto vivace riecheggia in molte chansons dei trovatori: annuncia l’arrivo della bella stagione, fa da cornice allo sbocciare di nuovi amori e invita il musicista a duettare con citola e flauti. Il loro volo invece li rende uno straordinario simbolo spirituale e diimmortalità dell’anima. Come in una canzone dell’antica Spagna, dove il compositore affida le sue ultime parole d’amore al volo di una colomba, messaggera tra il mondo terreno e quello divino, o come nel Paradiso, quando Dante descrive l’allodola che canta quando si alza in volo e che poi tace, appagata della bellezza del suo stesso canto.