DI MORTE E ALTRE IDIOZIE

DI MORTE E ALTRE IDIOZIE
Dettagli aggiuntivi
- Altaluce Teatro
Pagina di dettaglio -
Luogo di recupero -
con Elizabeth Annable e Cinzia Brugnola
testo e regia Silvia Beillard
musiche Fabrizio Rabbolini
scenografia e costumi Elena Borghi
La scena si apre su una stanza che ricorda un centralino, con pochi elementi essenziali. Una grande scrivania sta al centro del palco e, impettita sulla sedia, vediamo al lavoro “la centralinista”. Efficace impiegata, di un non meglio specificato “Ufficio protocollo suicidi”, la nostra protagonista trascorre le sue giornate al telefono, catalogando e valutando i potenziali suicidi che telefonano al centralino per ottenere una certificazione. Per poterla ottenere occorre rispettare un protocollo rigido e definito, che scarta chiunque abbia ancora una minima speranza, un piccolo sogno o desiderio, un po’ di curiosità.
Conosciamo il personaggio e la sua storia, attraverso le risposte e i cinici commenti che fornisce ai clienti; sappiamo che ha esperienza personale del vissuto suicidario e che è sopravvissuta grazie alla perfetta esecuzione del suddetto. Sappiamo che è dotata di empatia ma anche della giusta indifferenza verso gli esseri umani. Si trova a suo agio nella solitudine, dalla quale verrà però sottratta a causa dell’ingresso nel suo ufficio di una donna eccentrica, colorata, estremamente vitale e allegra.
Perché siamo così terrorizzati dal morire? Perché ci ostiniamo a convincerci che non sia parte integrante del vivere? Perché non si parla di morte se non come un tabù, un argomento scomodo e difficile da trattare a tutte le età?
Un dialogo comico e surreale per imparare dallo humor nero inglese a sdrammatizzare e ridere, soprattutto di ciò che più ci fa paura.